la vita obliqua è l'ultimo romanzo di enzo siciliano,scomparso l'anno scorso a 72 anni....ed è veramente un ottimo libro... lo è sia dal punto di vista dei contenuti,uno spaccato dell'Italia post-prima guerra mondiale e che sta per entrare nel ventennio fascista,sia dal punto di vista stilistico:una scrittura raffinata e ricca di descrizioni paesaggistiche che descrivono perfettamente la terra che fà da sfondo a gran parte della vicenda narrata,
"Gabriele e Ninì adesso parlavano della guerra.
Diceva Gabriele:"Non ho alcuna voglia a darne un giudizio positivo.Non vedo alcuna bellezza nella guerra.Che gli uomini decidano costantemente e regolarmente di perire di proprie mani,e distruggano se stessi in così grande parte e ordinatamente in quanto guerra,questo è orribile,e non solo;è contrario,come il suicidio,alla natura umana.In natura - gli animali,no - appunto gli uomini fanno di sè questo".
"Eppure le guerre si combattono!".Ninì buttò lì l'esclamativo sotto lo sguardo vitreo di Gabriele,e si sentì mordere dalla rabbia.Per reazione disse con gli occhi accesi di disprezzo per chi lo ascoltava:"nel mezzo della vergogna di Caporetto,c'era sempre qualcuno che urlava contro chi scappava - l'ho sentito io:"Sparate,sparate,figli di puttana..."".
Gli occhi sbarrati di Rosina lo bloccarono,ma poi proseguì,a voce bassa,quasi un mugolìo di cane tenuto a bada:"E le guerre si vincono anche".
Gabriele gli rovesciò le parole di bocca :"Decimando generazioni".Poi,per essere ragionativo,dopo una pausa,disse:"Non a caso,poi,colui che torna è invaso da una fame di vendetta contro chi,per necessità è rimasto a casa.Così,gli uomini di divorano e distruggono sè stessi doppiamente,e il loro animo si fa canaglia".
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