mercoledì 20 giugno 2007

Paul Auster - follie di Brooklyn

Voto 7+....Paul Auster abbandona le atmosfere cupe e drammatiche dei precedenti racconti e ci regala un romanzo divertente,pieno di personaggi istrionici,strani,imprevidibili,che si ritrovano tutti in quello speciale angolo di mondo che è brooklyn...un ex-malato di cancro,un suo nipote ex-studente modello,un ex-truffatore,una ragazzina che non vuole parlare per nessuna ragione al mondo,i gestori di un hotel della provincia americana incrociano le loro vite e danno corpo ad un romanzo imprevedibile,che fino all'ultimo riserva colpi di scena...e quando tutto sembra essere al posto giusto,con tutti i protagonisti che hanno trovato la loro dimensione,incombe la mattina dell'11 settembre 2001..personalmente devo dire che mi è piaciuto,forse c'è troppa carne al fuoco messa un po' a caso verso la fine,però è sempre un piacere leggere un autore così ispirato...
dal libro:

"Tom fece un breve suono,un'emissione d'aria a metà strada tra il riso trattenuto e lo sghignazzo.-Mi piace troppo ascoltarti quando spari le tue cazzate,Nathan:finora non me n'ero reso conto,ma mi sono mancate.Mi sono mancate moltissimo.- -Tu credi che io scherzi,-ribattei-,ma invece sto parlando sul serio.Ti elargisco le perle della mia saggezza.qualche consiglio dopo una vita passata a sgobbare nelle trincee dell'esperienza.Truffatori ed imbroglioni dominano il mondo.I furfanti imperversano.E sai perchè?- -Ditemelo,Maestro.Son tutt'orecchi.- -Perchè hanno più fame di noi.Perchè sanno cosa vogliono.Perchè credono nella vita più di noi.- -Parla per te,Socrate:se io non avessi sempre tanta fame,non mi porterei in giro questo pancione.- -Tu ami la vita,Tom,ma non ci credi. E nemmeno io.- -Sto cominciando a perdere il filo.- -Pensa a Giacobbe ed Esaù.Te li ricordi?- -Ah.va bene.Adesso parli in modo sensato.- - E' una storia terribile,non sei d'accordo?- -Sì,davvero terribile.Quando ero un bambino mi ha procurato guai a non finire.Ero una personcina integra e retta,allora.Non dicevo mai le bugie,non rubavo,non ingannavo,non dicevo mai a nessuno una parola cattiva.Ed ecco Esaù,un bietolone goffo come me.La benedizione di Isacco gli sarebbe spettata di diritto.ma grazie ad un trucco,Giacobbe lo estromette...addirittura con l'aiuto di sua madre.- -Peggio ancora:sembra che Dio approvi la soluzione.Giacobbe il doppiogiochista disonesto finisce per diventare il capo degli ebrei,ed esaù si ritrova solo come un cane,nall'oblio,un'assoluta nullità.- -Mia madre mi ha sempre insegnato ad essere buono."Dio vuole che sia buono"mi diceva e dato che ero ancora abbastanaza giovane per credere in Dio,le credevo.Poi ho trovato quella storia nella Bibbia e non l'ho proprio capita.Il cattivo trionfa e Dio non lo punisce:non mi sembrava giusto.E non mi sembra giusto neanche adesso.- - Ma sì che è giusto.Giacobbe aveva in sè la scintilla della vita,mentre Esaù era un gonzo.Di buon cuore,d'accordo...ma un gonzo.se devi scegliere uno fra loro per guidare il tuo popolo sceglierai il combattente,il più scaltro e perspicace,quello che ha l'energia per trionfare nelle circostanze avverse.Preferirai l'uomo forte e astuto al debole e gentile.- -Nathan,questi sono discorsi tagliati con l'accetta.Ancora un po' e mi dirai che Stalin dovrebbe essere considerato un grand'uomo.- - Stalin era un criminale,uno psicopatico assassino.Io invece sto parlando di istinto di sopravvivenza,Tom...della volontà di vivere.Preferisco mille volte un furfante astuto a un pio allocco.Forse il primo non rispetterà le regole del gioco,ma ha spirito.E quando trovi un uomo dotato di spirito c'è sempre speranza per il mondo.-"
continua

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