giovedì 3 maggio 2007

Joseph Heller - Comma 22

Leggete questo libro…è l’unica cosa che mi sento di dirvi…l’ho scoperto per caso fra la polvere di una vecchia libreria di una casa in montagna di miei parenti e avendo incrociato lo stesso titolo nella mia serie tv preferita,naturalmente lost,mi sono incuriosito ed ho iniziato a sfogliarlo,ignorandone il contenuto e l’autore..joseph heller…questo nome non mi diceva niente prima di iniziare a leggere “comma 22” ed il fatto che poi,andando a cercare su internet informazioni,abbia scoperto che viene considerato uno dei padri della letteratura americana postmoderna,mi ha molto sorpreso perché qui in italia ,personalmente,non l’ho mai sentito nominare..boh..sarà sicuramente una mia mancanza,ma non penso di averlo mai visto in alcuna libreria e l’edizione che possiedo è una vecchio tascabile degli oscar mondatori datato 1974…oggi è edito da bompiani e non so se sia facilmente reperibile…l’opera invece è del 1961 ed è stata una vera rivelazione:il libro,infatti,prende in giro in maniera magistrale le gerarchie militari e mette alla berlina un numero infinito di situazioni paradossali che il codice militare viene a creare;ma non vorrei che questo creasse qualche forma di pregiudizio nei confronti del libro da parte di persone che,invece,vedono l’intervento bellico a volte come soluzione necessaria per ristabilire democrazie..non mi addentro in una discussione così spinosa e non è questo il mio obiettivo:sfioro l’argomento soltanto per dire che chiunque,anche l’interventista più accanito,non potrà non rimanere affascinato dal lavoro dell’autore americano che utilizza la tecnica dell’assurdo per ironizzare sulla elaborata macchina degli eserciti e sulle situazioni di stallo che si possono creare durante un conflitto;tutto questo sarebbe,però,poco rispettoso davanti alle morti che una guerra inevitabilmente produce,ma l’autore è proprio qua che dà il meglio di sé,infilando qua e là ,fra un’ironia e l’altra,momenti veramente toccanti ed emozionanti sul significato dell’esistenza dell’essere umano e sull’infinito dolore che esso stesso riesce a creare.
Questa volta inserire la trama è veramente difficile:il racconto passa continuamente da un personaggio all’altro e non mantiene un filo temporale;l’autore,infatti,spazia avanti e indietro senza badarci troppo,conscio che la perfetta concatenazione degli eventi non è l’obiettivo principale del libro…c’è,però,un protagonista e si chiama yossarian..yossarian è un soldato che è di camera all’isola di pianosa,vicino l’elba,durante la 2° guerra mondiale…ha una grande paura di morire e pensa di completare il più in fretta possibile le missioni di volo che gli spettano e di tornare a casa….ma scoprirà che nulla è facile come sembra e l’intricata macchina militare americana permetterà ai suoi superiori di prendere qualsiasi decisione ed il suo rientro a casa viene di volta in volta sempre rimandato perché il numero di missioni da compiere viene sempre ineluttabilmente aumentato….e così,fra missioni pericolossime,licenze a roma,viaggi per gli imprecisati affari di un militare contrabbandiere,il giovane yossarian si sente sempre più minacciato da chi dovrebbe essergli amico e vede morire tanti suoi compagni,da clevinger a mcwatt,da kraft a snowden,da kid sampson a dunbar,e molti altri….il comma 22 ,che periodicamente fa la sua apparizione nel libro,stoppa ogni speranza del giovane di chiedere di essere rimandato a casa…



Chi è pazzo può essere esonerato dal volo attivo,Tutti quelli che desiderano di essere esonerati dal volo attivo non sono veramente pazzi. C'era soltanto un comma e quello era il Comma 22, il quale precisava che la preoccupazione per la propria salvezza di fronte a pericoli che fossero reali e immediati era la reazione normale di una mente razionale. Orr era pazzo e avrebbe potuto essere esonerato dal volo. Tutto quel che doveva fare era di farne domanda; e non appena ne avesse fatto domanda, non sarebbe più stato pazzo e avrebbe dovuto continuare a volare. Orr sarebbe stato pazzo se avesse compiuto altre missioni di volo e sano di mente se non lo avesse fatto, ma se fosse stato sano di mente avrebbe dovuto compiere altre missioni d volo. Se volava era pazzo e non doveva piè volare; ma se non voleva volare era sano di mente e doveva volare. Yossarian fu molto impressionato per l'assoluta semplicità di questa clausola del Comma 22 e si lasciò sfuggire un fischio pieno di rispetto.”




Semplice ed efficace il comma impedisce ad ogni soldato di ritornare a casa e chiunque abbia raggiunto il limite di voli è bloccato da un ulteriore articolo della norma,secondo cui ogni militare è ritenuto a rispettare qualsiasi regola ordinatagli da un suo superiore..che,quindi,può disporre a proprio piacimento il continuo cambiamento di norme e leggi…….Le situazioni assurde si moltiplicano e così ci troviamo di fronte a missioni annullate per motivi inesistenti ed a missioni inutili che invece vengono svolte;ad un direttore della mensa che bombarda i suoi stessi compagni e che viene assolto dai suoi superiori;ad un soldato che uccide una prostituta e non viene arrestato,mentre nella stessa stanza ne viene arrestato un altro con la sola colpa di essere in licenza senza permesso….dette così,sembrano trovate piuttosto ridicole e senza senso,ma vi assicuro che nel proseguire della lettura queste situazioni trovano tutte un senso comune nell’inflessibilità di certe gerarchie miltari….ma proprio quando l’inevitabilità della morte in guerra sembra avere preso il sopravvento c’è un colpo di scena finale…che ,naturalmente,non svelo…
Che dire?..lo scrittore è assolutamente in stato di grazia e non si risparmia:produce un numero infinito di situazioni surreali e grottesche,che rappresentano un unicum fra i libri che ho affrontato in precedenza…ed anche i passaggi più seri che affrontano di petto la morte,il dolore e la paura sono ispirati e mai banali…basti pensare che il libro è costituito di più di 500 pagine e sono pochissimi i momenti superflui che l’autore avrebbe potuto escludere;e questo direi che è senz’altro un pregio,considerando il fatto poi che le trovate comiche che utilizza si ripetono molto spesso,ma ognuna riesce a strappare un nuovo sorriso e,contemporaneamente,a far riflettere seriamente sull’assurdità di certe situazioni…i personaggi,in molti casi,sono delle vere e proprie caricature e rimangono ben impressi da subito al lettore,fatto molto importante perché ci sono almeno 20-30 persone che si alternano nel racconto e senza una definizione iniziale molto precisa delle loro peculiarità e dei loro caratteri sarebbe molto difficile andare avanti nella lettura senza perdersi…… Il voto è senz’altro un 7.5/8….veramente originale,ispirato ed intelligente….e gli stessi aggettivi si potrebbero usare se il libro uscisse oggi,invece che più di 45 anni fa….per cui,se vi riesce di trovarlo,è una lettura che consiglio a chiunque,e che eviterei di lasciar cadere nel dimenticatoio,cosa che,mi ripeto,in italia mi sembra successa,visto che non ricordo,a mia memoria,neanche il più piccolo accenno da parte dei media a questo autore che,invece,meriterebbe di essere riscoperto…

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