venerdì 7 marzo 2008

Michel Houellebecq - Le particelle elementari

Consigliatomi da più parti,ho letto finalmente lo strafamoso libro di Houellebecq,"Le particelle elementari",pubblicato nel 1999...avevo pochi dubbi sulla qualità del libro e devo dire che alla fine della lettura sono del tutto dissipati...se una persona ama la lettura perchè le fornisce stimoli,la spinge a porsi delle domande ed a riflettere sulla propria esistenza e sulla sua utilità,non potrà che amare questo libro che ha veramente tantissima carne al fuoco,forse anche troppa per le 300 pagine di lunghezza dell'opera...opera che tratta di metafisica,di ontologia,di biologia molecolare,di epoche storiche,di religione e che presenta la storia di persone che non trovano posto nella società odierna,che non riescono a trovare la normalità delle esistenze di quasi tutti gli altri esseri umani..i protagonisti principali sono due fratellastri francesi,che hanno in comune la madre,un'antiborghese,che negli anni'50 e '60 ha imboccato la via della new age e dei vari movimenti hippies,e che non si conosceranno fino all'adolescenza,avendo in comune soltanto la totale assenza nelle loro vite della donna che li ha messi al mondo...una madre che ha sempre rifiutato questo ruolo,ritenendolo limitativo per la sua esistenza,e che ha scaricato alle rispettive nonne la responsabilità della crescita dei suoi 2 figli....le analogie fra i due finiscono qui:Michel,il vero protagonista della storia,è un biologo molecolare che non riesce a provare alcuna emozione e che si prende un anno sabbatico dalle proprie ricerche...l'amore provato per lui da una giovane,bellissima adolescente che lo adorerà per tutta la vita non servirà a smuoverlo da questo senso di impermeabilità alle emozioni che lo accompagnerà per tutta l'esistenza.....Bruno,invece,è un quarantenne che ha passato un'adolescenza tremenda in collegio,malmenato e costretto a rapporti sessuali contronatura...man mano che la sua vita avanza,si nota il rimpianto di un uomo che affronta in maniera penosa il proprio degrado fisico e che non riuscirà mai a superare le turbe sessuali che lo sconvolgeranno sin da giovane.....masturbazione in pubblico,pubblica esposizione dei genitali,frequentazione di centri di vacanza equivoci dove sfogare le proprie voglie sessuali,ricoveri in cliniche psichiatriche,troveranno liberazione soltanto in un rapporto amoroso con una donna che vive la sessualità nella sua stessa maniera....ma il sollievo di una possibile vita felice durerà soltanto fino a che non si compirà il tragico destino della sua compagna......non vado avanti a raccontare tutto il libro per rispetto di chi deve ancora a leggerlo....
aldilà di tutti i significati metafisici/ontologici che si vogliono dare a questo libro ed al suo incredibile finale,dove si profetizza una nuova epoca per l'uomo,che sacrifica sè stesso per la creazione di una nuova entità,dotata dell'immortalità fisica,quello che sorprende maggiormente di questo romanzo è la durezza con la quale l'autore non offre nessuna via d'uscita liberatoria alle esistenze non solo dei protagonisti,ma anche dei personaggi che fanno da contorno:vite di persone che sono irremidiabilmente segnate dal tempo e che,persa la giovinezza,sentono di non possedere più nulla per andare avanti....quello che cercano(e che trovano)sono dei palliativi,un modo di rinviare ancora un po' il declino fisico e la morte....ma per nessuno di loro ci sarà una reale via d'uscita ad un mondo fatto di solitudine....tuttò ciò mi è sembrato un modo per criticare anche la società che circonda queste persone e l'epoca storica(dagli anni '50 in poi)nella quale queste persone sono cresciute e diventate adulte....la precedente generazione che li ha messo al mondo,con tutte le sue scelte di libertà sessuale e di critica della società,pare non aver dato a queste persone gli strumenti per poter affrontare l'esistenza serenamente,senza turbamenti.....un libro molto complesso,insomma,ma che vale veramente la pena di leggere,senza alcun tipo di riserva...bello,veramente bello...

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