sabato 22 marzo 2008

Philip Roth - La Macchia Umana

..un giorno finirò di leggere tutto quello che ha scritto Roth....e che giorno triste che sarà..speriamo che il buon Dio ce lo preservi per il maggior tempo possibile ed in buona salute,in grado di continuare a scrivere un romanzo dietro l'altro.....ho appena finito di leggere "la macchia umana",che è un meraviglioso inno all'individualità della persona,un altro splendido esempio di come Roth sappia allargare i miei orizzonti di pensiero con una serie di idee illuminanti e di personaggi che lottano per non dover sottostare agli imponimenti della società ed,in particolar modo,alla categorizzazione che la società impone.....persone,come il protagonista coma Coleman Silk,che non accettano di far parte di nessun gruppo,e che non soltanto non vogliono farsi imporre un modo di vivere da chi è ai vertici della società,ma che non vogliono far parte neanche del gruppo di persone che per qualsiasi motivo(nel suo caso la razza)vengono discriminate...il suo è un viaggio alla ricerca della massima libertà personale,che egli vuole raggiungere estremizzando al massimo il concetto di individualità....Coleman Silk è soltanto Coleman Silk....non è un nero,non è un ebreo,non è uno degli studenti di una prestigiosa università dove crescono i migliori studenti di colore del paese...sente il bisogno di non essere parte di nulla,ma soltanto un singolo individuo....il quale,cercherà di migliorare con la propria posizione la società che gli sta attorno:nell'università in cui sarà anche preside di facoltà guiderà un ammodernamento di strutture,professori e metodi di insegnamento,cercando di guidare l'ateneo verso una rinascita per troppo tempo contrastata dall'immobilismo degli anziani docenti,presidi di facoltà e rettori...ma per diventare quello che è Coleman Silk ha dovuto custodire un segreto per tutta la vita....un segreto,il fatto che in realtà è una persona di colore,che gli avrebbe tolto ogni possibilità di diventare quello che è....la vita gli dà tutto,e la vittoria del suo individualismo contro la società non sembra essere in discussione...ma basterà una singola parola mal interpretata e la società,anche un microcosmo come può essere un ateneo universitario, si prenderà tutte le sue rivincite....tutti i i suoi meccanismi si scateneranno e porteranno Coleman Silk all'interno di un processo di autodistruzione che lo porterà alla morte....una parola mal detta,una denuncia,qualche voce di corridoio che passa di bocca in bocca,e tutto ciò che di buono il protagonista ha fatto nella vita non conta più nulla..conta soltanto la società in cui vive,fatta di invidie,di persone ambiziose,di persone che non vedono l'ora di farti pagare il fatto di averle giudicate inadeguate.....un grande personaggio,insomma..come in tutti i romanzi di Roth...ed attorno a questo personaggio girano almeno altri 3 personaggi che pur molto diversi tra loro,anch'essi non riescono a trovare risposte in una società conformista ed organizzata e si sentono ai margini:l'ultima compagna del protagonista,una donna che ha la metà dei suoi anni e che dalla vita non ha avuto altro che disgrazie,l'ex-marito di quest'ultima,un reduce del Vietnam con la mente devastata che non perdona alla moglie la morte dei suoi due figli,ed una donna francese,preside di facoltà nell'università del protagonista,che è fuggita da un'esistenza agiata in una famiglia aristocratica per cercare di imporsi in un altro paese,ma che,nonostante la posizione acquisita, non riesce a sentirsi parte di qualche cosa e seriamente accettata dall'ambiente che la circonda......insomma,un libro che,scritto non a caso nel periodo dell'impeachment di Bill Clinton a cui Roth dedica qualche pagina,tratta proprio di come una società possa distruggere un uomo sulla base di una singola azione commessa da esso,mettendo in moto una macchina infernale contro cui è impossibile combattere e si è destinati ad uscirne sconfitti.....insomma,il solito arguto ed intelligente Philip Roth che ci regala il suo punto di vista su una storia di scottante attualità.. e lo fa come nessun altro,almeno in forma di romanzo,sarebbe in grado di fare.....

Nessun commento: