venerdì 25 aprile 2008

Herman Melville - Moby Dick


eccolo qua il secondo grande classico acquistato nelle scorse settimane..pensavo che mi avrebbe tenuto occupato per un mesetto ed,invece,in una settimana ho divorato le avventure della baleniera Pequod e del suo tragico destino....come per Joyce,anche qui mi ripeto:non posso mica fare io una recensione di un'opera così maestosa,e giudicare il lavoro di uno scrittore così prestigioso..certo che c'è da rimanere ammirati dal lavoro di ricerca fatto,in alcuni tratti il libro sembra quasi un manuale sulle balene,tanto è preciso e dettagliato in ogni minimo particolare riguardante questo mammifero..ed è impressionante come l'autore prevenga ogni obiezione legittima che un eventuale lettore potrebbe presentargli,andando a scandagliare tutti gli aspetti meno credibili della vicenda e dimostrando che possono essere realmente accaduti....questi sono i punti che mi hanno più impressionato di Moby Dick....poi,certo,l'epicità dell'opera,ed i suoi temi principali,la ricerca dell'inconoscibile ed il rapporto dell'uomo con il suo destino, sono caratteristiche riconosciute da tutti a quest'opera ed io,nel mio piccolissimo,non posso fare che confermare quanto i critici degli ultimi cento anni hanno già scritto in migliaia di occasioni....penso che io ci metterei soltanto 20 anni ad immaginarla un'opera del genere,figuriamoci a metterla nera su bianco..incredibile...e così ho colmato alla soglia dei 30 anni questa lacuna letteraria ed ho affrontato una lettura che sin da piccolo non mi aveva mai particolarmente ispirato....oggi posso dire che avevo torto...ogni ragazzino dovrebbe abbandonarsi fra le acque solcate dalla baleniera Pequod...ed imparare a conoscere un pochino di più la vita....

1 commento:

Andrea Cabassi ha detto...

Se può farti piacere dai un'occhiata a questa raccolta di citazioni su Moby Dick. Non sarà come rileggerlo, ma forse quasi! :-)