venerdì 16 marzo 2007

Nello Governato - La partita dell'addio

regalo di compleanno sicuramente gradito...nello governato,ex calciatore e direttore sportivo delle squadre più importanti del panorama calcistico italiano,stimato giornalista e scrittore,nel 2004 aveva scritto il romanzo 'gioco sporco',raccontando molte delle verità scomode che la scorsa estate sono state scoperte ed hanno rivoluzionato il calcio italiano....
..ora ritorna con un libro che cerca di raccontarci la vita e le esperienze di matthias sindelar,nome che ai più dirà pochissimo,ma che è stato uno dei più grandi fuoriclasse deglia anni '30 al pari di gente come meazza e zamora,morto prematuramente ed in circostanze mai chiarite insieme alla moglie italiana.......
..sin dalla copertina,però,si può comprendere che l'opera non è un racconto prettamente calcistico:MATTHIAS SINDELAR;IL CAMPIONE CHE NON SI PIEGO' A HITLER,è infatti il sottotitolo del libro,e questo ci fà comprendere come questa non sia soltanto la biografia romanzata di un calciatore,ma bensì la narrazione della vita di un uomo che,conscio dell'incredibile presa popolare che il calcio da sempre esercita,ha voluto dare un segno inequivocabile contro il nazismo e contro coloro che stavano prendendo possesso del suo paese.....
....e così la narrazione,partendo dal'entrata dei nazisti a vienna,prosegue poi verso quella che sarebbe dovuta essere l'ultima partita della storia fra germania e austria..infatti dopo l'annessione dello stato austriaco a quello tedesco ci sarebbe stata un'unica nazionale che avrebbe partecipato ai mondiali del'38...ed è proprio alla fine di questo match che sindelar,autore tra l'altro di uno dei 2 gol della vittoria,si rifiuta insieme ad un suo compagno di fare il saluto romano rivolto alle gerarchie naziste presenti allo stadio...è un gesto che è impossibile fargli pagare subito,troppo popolare e amato dalla gente è infatti matthias,ma dolitte,terribile ufficiale nazista di stanza a vienna,è un uomo che sa aspettare,usa sindelar per i propri scopi e intanto lo fa pedinare continuamente,cercando prove che testimonino origini ebree della più grande stella calcistica austriaca....parallelamente alle vicende calcistiche e politiche,scorre la storia d'amore fra mathias e camilla,ragazza italiana di origine ebrea che insegna la nostra letteratura a vienna,dal loro primo incontro in italia dove sindelar aveva disputato il mondiale del'34 fino alla loro tragica fine trovati morti nel letto della loro casa,uccisi dal malfunzionamento di una stufa a gas...o almeno è così che si racconta.....
che dire?il libro racconta il clima di terribile attesa e di incertezza che le persone di origine ebrea erano costrette ad accettare nella vienna di fine anni '30,combattuti fra la speranza che qualcosa potesse bloccare l'inevitabile e l'accettazione del fatto che la loro fine era ormai prossima e che l'ondata di odio scatenatasi nei loro confronti sarebbe esplosa con tutta la violenza possibile....e come anche nella rassegnazione una persona semplice,di umili origini,possa trovare la forza di compiere un singolo gesto che possa testimoniare il proprio dissenso e non assoggettarsi al volere dispotico di una cultura che non accetta idee diverse dalle proprie e che fa di tutto per sopprimerle...
..l'importanza di rispolverare storie come questa che sono sconosciute anche a gente come me,assoluto malato di calcio,fa passare in secondo piano il fatto che stilisticamente e lessicalmente il libro non è di certo esaltante...il linguaggio è abbastanza sciatto,le descrizioni lasciano raramente il segno ed in alcune parti lo scrittore esagera un po' con scelte troppo retoriche e frasi strappalacrime...e l'argomento non mi pare che francamente ne abbia bisogno...non voglio però essere critico,ripeto,nei confronti di un romanzo che ha il merito di ricordare una figura che è stata completamente cancellata dalla storia del calcio e che non è stata mai citata nemmeno a fine ventesimo secolo quando le classifiche dei vari campioni del secolo si sono sprecate...
il voto,in conclusione è un 6,5/7...veramente un buon libro che mi sento di consigliare a tutti,amanti del calcio e non..buona lettura...

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