martedì 17 aprile 2007

3a promessa: 2. Thomas Pynchon - L'incanto del lotto 49

Una delle promesse che avevo fatto ormai nella notte dei tempi era la recensione del libro qua accanto...
recensione che ho rimandato per un periodo piuttosto lungo,nel quale ho inserito analisi di altri libri,per il semplice motivo che qui mi trovo a parlare di Thomas Pynchon...e davanti ad uno scrittore di questo livello ed ad un romanzo di così difficile comprensione non nego che mi sono trovato in grave difficoltà a mettere insieme un'analisi su un tipo di letteratura che ancora non posso dire di riuscire a comprendere pienamente.....
questo,infatti,è un libro che apre un numero consistente di interrogativi e che contiene un numero impressionante di spunti dai quali si può partire per fare un'analisi dell'America non soltanto degli anni'60(periodo in cui il libro è stato scritto),ma anche di quella odierna,grazie alla spinta visionaria della scrittura di questo fenomenale scrittore(che ha composto questo romanzo all'età di soli 26 anni)ed alla sua capacità di comprendere in grande anticipo sui tempi l'importanza di certi meccanismi rivelatisi poi decisivi nella società di oggi...
la trama:una giovane californiana di nome Oedipa Maas viene nominata esecutrice testamentaria di un suo vecchio amante deceduto,Pierce Inverarity;questo implica un suo trasferimento dalla casa in cui vive con il marito deejay radiofonico alla zona in cui sono raggruppate le principali proprietà del defunto,miliardario con le mani in pasta in una marea di attività completamente diverse fra loro...sistematasi in un motel fa subito una conoscenza molto ravvicinata con l'avvocato che è stato deputato ad aiutarla nel mettere ordine nel labirinto di affari del morto; in seguito,in modo del tutto casuale,all' interno di un bagno di un locale scorge uno strano annuncio che presuppone l'utilizzo di un sistema postale nascosto di nome waste,che ha come simbolo un corno con sordina..successivamente grazie ad un gruppo di giovani conosciuti proprio nel motel si avvicina ad un'opera del 1600,"la tragedia del corriere",e si decide a vederne la rappresentazione a teatro,dove la ragazza ritrova ancora un sistema di comunicazione nascosto ed in conflitto con il sistema ufficiale,che risponde al misterioso nome di TRISTERO..in aggiunta nella collezione di francobolli del defunto vengono trovati alcuni pezzi lievemente diversi dagli originali e nei quali il corno con sordina riappare incredibilmente...ormai per la ragazza è impossibile uscirne e si mette alla ricerca di prove che confermino l'esistenza di questa cospirazione mondiale che va avanti da secoli e secoli e che presuppone l'esistenza di un sistema postale segreto:e così fra l'incontro con un improbabile inventore ed una gita notturna a san francisco,fra una visita ad un professore studioso dell'argomento ed una all'editore del famigerato libro,fra la scoperta delle origini del suo psicanalista e le visioni provocate dall'LSD del marito,la ragazza si trova all'interno di un'enigma che sembra senza soluzione e dove in una maniera o nell'altra l'ombra del suo defunto amante riappare sempre...il libro si conclude con un finale aperto dove il mistero non viene svelato,ma dove si comprende che più di un personaggio è interessato alla proprietà del lotto 49,la famosa collezione di francobolli del defunto....
il libro è di non facile comprensione e trovare facilmente una chiave di lettura a questo romanzo è impresa veramente ardua,anche perchè,come già detto,sono moltissime le idee e le visioni futuristiche che lo scrittore ci presenta....due,però,mi sembrano le grande intuizioni di pynchon..sicuramente,in primo luogo,si può dire che anticipa di gran lunga le varie teorie complottistiche,ovvero ci illumina sulla possibilità che parallelamente ai canali ufficiali di potere si possano venire a delineare altre correnti di potere che agiscono nella clandestinità e mirano a rimanere nascoste..ed in secondo luogo,intuisce la grandissima importanza che il mondo della comunicazione ha sempre avuto nei secoli e che riveste nell'epoca moderna....e come da sempre chi mira a detenere qualsiasi forma di potere si sia interessato ad appropriarsi dei migliori sistemi di comunicazione per gestire fatti,notizie,cospirazioni,etc...;tutto ciò non mi sembra davvero poco per un romanzo che è datato 1965...
se a questo aggiungiamo uno stile di scrittura molto originale,a volte molto complicato,con un sovente utilizzo di metafore e figure retoriche sempre molto azzeccate,e la straordinaria inventiva dello scrittore americano,possiamo capire perchè questo libro è stato definito "il romanzo che ha fondato la letteratura post-moderna",e che dopo 40 anni non ha perso neanche una virgola del suo fascino e della sua attualità......
il mio modestissimo voto è un 8 pieno...intendiamoci,altrimenti qualcuno dei miei cari amici mi insulta...non è un romanzo facile,a tratti sembra incomprensibile ed il finale può non piacere,ma la confusione che sembra regnare in questo romanzo ha,ripeto,la sua chiave di comprensione nel fatto che lo scrittore preferisce non scrivere tutto nero su bianco,ma lascia all'interpretazione del lettore la maggior parte degli spunti che ha creato...insomma,come sempre un grandissimo pynchon....

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