venerdì 27 aprile 2007

Pensieri intimi (..e dolorosi)...

Oggi non è una giornata come le altre….non lo è,perché mi è arrivata una brutta notizia,che riguarda una persona che adoro e che rappresenta tutto quello che vorrei essere(e chiaramente non sono)….io spero che si vada a risolvere tutto bene,ma le mie speranze pare che non vengano suffragate dai fatti e così è molto facile che ti dovrò dire addio..e mi sa anche molto presto,nonno..nel turbinio di emozioni che mi si sono scatenate dentro dopo la notizia,l’unica cosa che mi è venuta in mente è l’estate di una ventina di anni fa….avrò avuto 5-6 anni, probabilmente era fine giugno/inizio luglio,ed eravamo al mare(non ricordo dove),ed ero sempre io quello dei due fratellini che si faceva la doccia per primo,tornato dalla spiaggia,e scendeva subito dopo nella hall dell’albergo con la sua ridicola polo col simbolo di topolino,i pantaloni corti e i calzini bianchi,e i mocassini blu scuri(la vergogna che ho nel rivedere quelle foto mi perseguita ancora oggi)…e così tutto bello lindo abbandonavo mamma e nonna,che si occupavano del mio fratello minore,e scendevo di sotto,appunto,a farmi un giretto prima di cena…ed una sera,forse tu non te lo aspettavi,sono passato dal bar dell’hotel e c’eri lì tu,che ti stavi fumando beatamente la tua proibitissima sigaretta,di nascosto da tutti gli altri nostri parenti che,allarmati dagli specialisti,ti vietavano anche un solo tiro….io di ciò non sapevo nulla,ma tu appena mi hai visto,hai perso la tua espressione sicurissima(sapevi che tutti erano occupati a fare altro) e hai fatto la faccia più terrorizzata del mondo,hai nascosto la sigaretta fra le mani(riuscivi a spegnerle col palmo..chissà come facevi..boh..)e l’hai getttata via di nascosto..io ti ho raggiunto sorridendoti e tu mi hai guardato con una faccia da gran paraculo e mi hai detto:”Non mi hai visto,vero?”..ed io:”beh,veramente sì…ma è importante?”…e tu”eh..sì..sai è meglio che nessuno sappia che fumo altrimenti becco tanti di quegli insulti….senti..facciamo un patto da ometti…”…e mi feci giurare che non avrei detto nulla…era il mio primo patto,la mia prima alleanza,la vedevo quasi come una cospirazione e mi sono sentito d’un tratto grandissimo..altro che un moccioso con un caschetto castano imbarazzante,ma un adulto a tutti gli effetti,capace di tenere un segreto..e c’era una persona che mi reputava tale e riponeva in me la sua fiducia…naturalmente,tenni il segreto senza mai dirlo a nessuno,e poco conta che 2 giorni dopo ti sei fatto beccare sul lungomare da tutto il parentado a fumarti la tua bella sigaretta,ma ricordo quell’attimo(che oggi chiaramente sarebbe insignificante)come se fosse successo dieci minuti fa…e non può bastare la spiegazione che ho dato,ma è così..non siamo noi a scegliere gli attimi che si infilano per sempre nel cassetto della memoria e non se ne vanno più via…ed oggi,con tutte le immagini che ho di te dei quasi tre decenni che ho potuto passare con te(e mi rendo conto dell’immensa fortuna….)nei posti più disparati,è stata proprio questa a venirmi in mente..e mi ricordo dei tuoi capelli ancora quasi tutti castani,con impercettibili linee grigie,di quei basettoni improponibili che facevano apparire le tue orecchie ancora più grosse di quello che già normalmente sono e di quell’aria che hai sempre avuto,di chi ne ha passate tante,ma ha sempre avuto la forza di rimettersi in piedi e di abbattere gli ostacoli più duri….stavolta l’ostacolo sembra essere realmente invalicabile…io comunque mi porto avanti col lavoro e dico grazie a te,che non sai nemmeno come si possa accendere un computer....lo dico con tutto il cuore..e anche di più…forza…..

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